Stefano Trucco ha scritto una recensione intelligente, intima e inusuale di Essere senza casa per minima & moralia. Del libro si è parlato in relazione a molti autori e correnti di pensiero contemporanee, naturalmente, perché è un libro molto incentrato sul contemporaneo. Qui Stefano ribalta la prospettiva inserendolo nella tradizione dell’essay britannico e facendolo dialogare con Francesco Pecoraro e Mario Praz prima di approcciarlo alla luce della propria esperienza abitativa (interessantissima), e quindi gli fornisce un respiro ampio e stratificato. Insomma una recensione che è un essay a sua volta, il che mi pare una maniera davvero ottima di parlare di un libro come Essere senza casa. Con un po’ di ritardo mi è stata poi segnalata questa recensione di Siria Moschella (che ringrazio per la lettura approfondita) apparsa su Libero Pensiero.