Oggi su Cicles Crista Neculai firma una bella recensione a Essere senza casa, scrivendo tra l’altro questa cosa che mi fa particolarmente piacere:
Assumendo a tratti la forma del personal essay e dello storytelling, il saggio dà più l’impressione di una chiacchierata informale e intima, che ci mette subito a nostro agio e, ironicamente, quasi ci fa sentire a casa (ma solo per poi portarci fuori)
Sapere che il libro è riuscito a parlare ai suoi lettori in questa maniera “intima” è una delle cose migliori che possano capitare a un autore.